Buona parte della costruzione è molto antica:
un tempo era un convento di frati gerosolimitani (siamo intorno al 1400), in seguito sostituiti dai Francescani minori, che realizzarono un sistema di irrigazione dei campi e deflusso delle acque piovane.
Le acque, attraverso dei canali, venivano convogliate in grossi bacini circolari, chiamati pile, costruiti in pietra. Le pile servivano ad immagazzinare l’acqua per la stagione secca; soltanto l’acqua in eccesso defluiva poi verso un inghiottitoio naturale, chiamato “Gravaglione”.
Questo ingegnoso sistema, realizzato dai monaci della Torricella nel ‘500, diede il nome alla vallata nel cui cuore è situata la masseria, il Canale delle Pile, (oggi erroneamente rinominato Canale di Pirro).
Le uniche testimonianze giunte sino a noi sono situate all’interno dell’azienda ed offrono l’occasione per una passeggiata all’insegna della “archeologia agricola”.
In seguito la struttura è divenuta una azienda agricola privata, con vari ampliamenti, fino alla recente ristrutturazione, che ha permesso di utilizzare parte dei fabbricati per l’attività agrituristica.